Poesia

Se chiudo gli occhi

Scritto da Isabella Lipperi

Tu mi scrivi con mano caritatevole

dal palato del mondo.

Se chiudo gli occhi, io ricordo

un profumo lontano di eterno.

Ricordo un balzo, una caduta scelta

nella caverna umana e ricordo

la terra generosa dell’infanzia

come un film muto,

dove ho riso, amato e ricordato ancora.

Ma guardami adesso nella carne misurata

come scopro il peso del dolore umano.

Guardami.

Sono io che sanguino,

sono io che porto le ferite,

sono io la costola rotta

nel corpo del mondo,

sono io che grido, che dubito,

che piango e che tremo

come un ragazzino,

aggrappato a una solitudine animale.

E ho paura,

paura,

paura.

Colpisci pure male.

Divora presto buio.

Giunga la mia crocifissione,

questa croce legnosa che già accolse

il dolore dell’albero familiare

e che ora prende anche il mio.

Ma se chiudo gli occhi, io ricordo

una promessa d’eterno,

un calore di donna feconda,

la croce, ricordo, che voglio abbracciare

per non tornare a bruciarmi nel cuore.

È così bello questo dolore, così puro,

che a poco a poco mi apre

all’amore e mi fa dire piano,

ma piano: “io vi amo

-nonostante tutto

-Io vi amo”.

Che non c’è colpa tra di noi,

che non esiste giusto o sbagliato,

ma solo ci è data la possibilità di agire

a misura della coscienza.

E nel perdono

morire, risuscitare, e poter rinnovare

il quotidiano inchino del cuore alla bellezza.

Visibile e invisibile.

Se chiudo gli occhi

io ricordo:

Sia fatta la Tua volontà,

perché già

si fa mia.

Isabella Lipperi

Autore

Isabella Lipperi