“Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo.”
Alexander Lowen
Quando si parla di radicamento si parla di una Struttura-Processo Relazionale.
La nostra mente non funziona su uno stato acquisito una volta per tutte, bensì su un insieme di stati successivi che vanno continuamente a legarsi (processo) e a renderci il senso della continuità della nostra esistenza (percezione di stato).
Le prime esperienze di radicamento della vita avvengono tutte nell’ambito della relazione con le figure genitoriali o di riferimento affettivo.
Ciò che Radica e rende Grounded un bambino è una madre che ricambia il suo sguardo amorevolmente, che lo sostiene con morbidezza e sicurezza mentre lo allatta, che risponde Empatica alla sua mimica, etc.
Ricorrere a percorsi che possano aiutare a ritrovare il proprio Radicamento laddove se ne avverta il bisogno non può quindi prescindere dalla relazione.
In primo luogo ed anche in ultima analisi è sempre la relazione che cura!
Le tecniche utilizzate per riconnettersi all’energia del corpo e della mente sono solo tecniche e non vanno vissute come performance, né vanno praticate come fossero esercizi ginnici.
Qualunque tecnica per essere terapeutica deve svolgersi, viversi, risolversi e chiudersi nell’ambito della relazione terapeutica.
Si nasce tutti in relazione ed è in relazione che viene a formarsi il Sé, conseguentemente è solo nella relazione che potremo comprendere le matrici reali dei disagi, dei dolori, delle solitudini, delle più intime disperazioni da cui è partito un senso di se stessi che non permette una vita serena, felice e appagante.