Tu hai ascoltato il silenzio
e subito lo hai riconosciuto.
Che non è pace
ma urna
per le ceneri bambine.
Tu hai stanato i petali muti
dei semi incarniti
e con carezze di canto
hai lenito la spellatura.
Esiste un silenzio
custode di un buio antico
che chiude cancelli alle parole,
serra gole e le ingozza di paura
fino ad intasare il cuore.
Esiste un silenzio che costruisce muri,
chiude sipari e blocca ogni fessura.
Tu hai bevuto il silenzio
per tua sete fiduciosa,
infilato le tue mani
nell’impasto d’anima scomposta
e senza conoscere ricetta,
ne hai fatto pane per gli affamati,
briciole per i dispersi.
Poi, hai forgiato le tue mani
in culla ventre nido,
accogliendo il canto spiumato,
e per una nostalgia del cielo
ne hai fatto d’aquila
il volo.
Isabella Lipperi