Secondo Melanie Klein, la primissima relazione che il bambino instaura è con oggetti parziali, ovvero con il seno della madre. Attraverso l’introiezione di un seno buono e di un seno cattivo, il bambino, a poco a poco, inizia a comporre il proprio universo interno, costellato, quindi, di oggetti buoni e oggetti cattivi, di amore e di odio.
C’è un mondo, dunque, in questa primaria relazione, nel momento in cui una madre solleva e accoglie tra le braccia il figlio, desideroso di essere nutrito.
Il bambino entra in contatto con la parte del corpo femminile che dovrebbe nutrirlo non solo fisicamente, ma anche emotivamente. Vicino al seno infatti, al centro del torace, è posizionato il cuore che oltre a svolgere il ruolo di pompa del sangue, è anche la sede dell’amore.
Quando una madre non ha chiuso il proprio cuore alla vita, ha braccia nelle quali l’amore fluisce e con le quali avvolge il bambino nel cerchio caldo dell’abbraccio.
Un corpo caldo è un corpo vivo, accogliente e amorevole.
Nell’abbraccio della madre, quindi, il bambino si rigenera, poiché riceve conforto nel dolore e il nutrimento di cui ha bisogno.
Nell’abbraccio della madre sperimentiamo la possibilità di poterci salvare ogni volta che la paura di morire prende il sopravvento.
Nell’abbraccio della madre sperimentiamo la forza dell’amore, anche quando l’angoscia dell’annientamento e l’impulso alla distruzione ci travolgono.
Nell’abbraccio della madre Impariamo a chiedere perché otterremo.
Impariamo a ricevere perché ci sentiamo degni.
Forse, è proprio nell’abbraccio della madre che impariamo ad avere Fede: capiamo che non siamo soli, ma connessi e che possiamo affidarci alla Vita perché sappiamo, nell’abbraccio della madre, di essere amati e che c’è una carezza in arrivo per ogni tempesta.
Il seme è gettato, e se ben nutrito, diverrà un albero rigoglioso, con radici forti nel cuore e pronto a protendersi verso il mondo e oltre il cielo, affondando le mani nelle altezze, per portare l’alto verso il basso e il basso verso l’alto.
Nell’abbraccio della madre la vita vince sulla morte, l’amore sull’odio per far posto alla gratitudine.
