“Però, se sei morto, è un bell’handicap per la vita sessuale.”
Woody Allen
Quando si parla di energia sessuale l’associazione immediata che si fa è con l’atto sessuale, ma in realtà tale energia è mediatrice di tutta la nostra esistenza.
Prova ad immaginare che dall’energia sessuale si apra un ventaglio che va a costellarsi delle infinite forme che quell’energia può assumere quando si lega a quella o a quell’altra cognizione.
Ed è così che il nostro ventaglio energetico sessuale produrrà la gioia, l’allegria, la compassione ed anche la nostalgia ed altri sentimenti meno associabili, in un’ottica di dualità, a qualcosa di positivo. Quindi, attraverso quell’energia sarà possibile anche essere espansivi e socievoli e compiere azioni come abbracciare.
Una madre che allatta un bambino utilizza l’energia sessuale per accoglierlo, amarlo, contenerlo, nutrirlo. Non solo, essa proverà vere e proprie sensazioni sessuali nell’area dei genitali, mentre suo figlio succhia il capezzolo del seno.
Siamo fatti di quell’energia, da essa intrisi, puoi vivere questo come qualcosa di meraviglioso o terribile…
La sessualità è pura bellezza, in tutte le sue espressioni, ma bisogna sapersi mettere in discussione e fare un percorso di crescita personale, su quelle parti che sono state ferite e frustrate nella vita, fin dall’infanzia.
Inoltre, è necessario il recupero di un atteggiamento più critico e personale, poiché non è difficile percepire quanto le persone oggi siano lontane da un vissuto sano dell’energia sessuale. Il sesso si vende e il corpo si usa più di quanto siamo abituati a notare, poiché l’uso del corpo collegato al sesso da parte dei media è talmente diffuso da assuefarci tutti e da farci distorcere la nostra stessa realtà interiore, rischiando di finire con l’usare il sesso come un potere sull’altro o averne una grande ed inconscia paura.
Riflettere, con un atteggiamento mentale critico e positivo, questo ci serve.
Riflettere e scegliere.
Riflettere e crescere.
Riflettere e gioire.