Il trauma non cessa con il cessare della violenza esterna ma continua ad abitare il mondo interiore dell’individuo portandolo continuamente a rivivere situazioni in cui viene nuovamente ritraumatizzato.
Ciò avviene ad opera di una difesa arcaica interna che assume caratteristiche di Protettore e di Persecutore nello stesso tempo. Tale difesa altro non è che l’interiorizzazione della funzione violenta subita originariamente.
Inoltre tale nucleo interno assume caratteristiche spesso più crudeli e sadiche di qualunque aggressore esterno, poiché essendo una parte scissa dalla personalità resta inelaborato e quindi “grezzo” e può di conseguenza facilmente cedere il potere a forme archetipiche della psiche stessa.
Demoni, vampiri ed aggressori di ogni sorta che possono comparire nei sogni hanno a che fare con questo meccanismo inconscio.
Per quanto brutale, spaventoso e crudele possa mostrarsi tale ambivalente Tutore, la sua funzione è quella di proteggere la parte del Sé traumatizzata.
Donald Kalsched, membro del Carl Gustav Jung Institute di New York, da voce a questi demoni interni in un meraviglioso libro dal titolo “Il mondo interiore del trauma” edito da Moretti & Vitali.
Egli scrive:
“Mai più! – dice il nostro tirannico tutore – Mai più lo spirito individuale traumatizzato di questo bambino dovrà subire una cosa simile! Mai più sarà così indifeso difronte alla crudele realtà! Prima che ciò accada, io lo dissiperò in frammenti (dissociazione), o lo incapsulerò e lo blandirò in fantasie (isolamento schizoide), o lo intontirò con sostanza tossiche (tossicomania), o lo perseguiterò per impedirgli di sperare nella vita di questo mondo (depressione). In tal modo proteggerò quanto è rimasto di questa infanzia prematuramente amputata, di un innocente che ha troppo sofferto, troppo presto.”