La bioenergetica tratta e si occupa di un mondo affascinante e complesso quale quello dell’energia vitale. Teoria e tecnica dell’Analisi Bioenergetica hanno tra i principi fondanti il grounding (radicamento alla realtà).
Il grounding è insieme concetto ed esperienza, esso nasce come tecnica terapeutica ad opera di Alexander Lowen e diviene, per chiunque pratichi la bioenergetica, stile e modalità di vivere quando se ne sono assorbiti il senso ed il vissuto personale e relazionale.
Essere grounded vuol dire essere in contatto con il proprio corpo, realtà insieme interna ed esterna, realtà concreta dalle quale partono le sensazioni che, sintetizzate con le cognizioni, producono ciò che ci guida, o almeno dovrebbe, nella vita: le emozioni.
Il grounding del corpo ha a che fare con l’atto della verticalità e con l’equilibrio attraverso il radicamento a terra della persona, al suo sentirsi stabile e in un solido equilibrio mentre si trova nella postura eretta.
Il modo dell’adulto di “stare in piedi” è sempre esemplificativo di come egli ha potuto vivere e far propria quell’esperienza di “base sicura”; un’esperienza durante la quale l’amore, il sostegno, la fiducia vissute nell’ambito delle relazioni affettive primarie creeranno gli schemi di riferimento interni (una base sicura interna) proiettabili su tutte le successive relazioni adulte. Tanto più caratteristiche positive avranno contraddistinto le relazioni primarie, tanto più il sostegno ricevuto nelle prime fasi della vita diverrà capacità di autosostegno nella vita adulta, la fiducia ricevuta diverrà autostima, etc.
Quindi il grounding è anche un processo interiore, un radicamento interno, che non è mai una condizione statica, piuttosto è una struttura/processo, in grado di sostenere la persona attraverso modelli operativi interni equilibrati in continua evoluzione personale e relazionale.
Tale struttura/processo è in diretta connessione con le gambe e con i piedi. Quando si è sorpresi da sensazioni sgradevoli istintivamente i piedi si arricciano, contraggono, scaricano tutto il peso del corpo sull’esterno o sull’interno ed evitano, in tali modi e in molti altri, di far continuare il flusso delle sensazioni veicolato dall’energia corporea. Allo stesso modo le gambe collaborano al progetto inconscio di difesa psicocorporea e si raddrizzano, tese e contratte, bloccando le articolazioni delle caviglie, delle ginocchia e delle anche.
Il grounding è anche in diretto rapporto con la respirazione.
La prima cosa che gli essere umani fanno per evitare di avvertire sensazioni ed emozioni indesiderate è bloccare il respiro rendendolo superficiale o, in casi estremi, andando in apnea. Siffatte modalità respiratorie bloccano i visceri e il diaframma, contraggono la gola e le mascelle, etc.
Il vero problema è che spesso si è inconsapevoli di quanto il corpo è contratto poiché si è strutturato così fin dalle primissime fasi della vita, quelle in cui forse è mancata una base sicura. In quelle precoci fasi della vita in conseguenza a carenze, traumi, etc., si è predisposto un assetto psicocorporeo difensivo consistente in contratture muscolari croniche.
Ogni contrattura cronica del corpo trattiene emozioni indesiderate ed ogni emozione indesiderata trattenuta dal corpo è anche rimossa dalla mente cosciente. Questo è il territorio fertile su cui nascono tutti i disagi esistenziali e i sintomi. Come può in tale quadro essere presente una mente in grounding?
Essere grounded significa essere interi ed interamente in contatto con il proprio universo interiore e con la realtà esterna, significa vivere vibranti e tesi al movimento spontaneo e coordinato, significa respirare profondamente, avere occhi limpidi e voce espressiva, significa avere tutta la propria energia a disposizione.
Vivere in grounding è possibile grazie a questa meravigliosa terapia che è l’ Analisi Bioenergetica, ed è auspicabile per ognuno di noi.