“Dopo un’esperienza traumatica, il sistema umano di auto-conservazione sembra essere in uno stato di allerta permanente, come se il pericolo potesse tornare da un momento all’altro.”
Judith Lewis Herman
Gli eventi che possono generare reazioni traumatiche nella nostra storia sono moltissimi. La profondità delle ferite traumatiche dipendono, sia dall’intensità dello stimolo o evento, sia da come questi sono stati soggettivamente vissuti al tempo.
Alcuni esempi di eventi traumatici sono:
- Traumi intrauterini o da parto.
- Lutti.
- Incidenti.
- Abusi fisici, emotivi o sessuali.
- Assistere a episodi di violenza.
- Terremoti, alluvioni e altre sciagure naturali.
- Interventi chirurgici e procedure mediche invasive.
Rispetto ad ogni evento traumatico influiscono svariati fattori che hanno il potenziale di ridurre o aumentare l’impatto dell’evento:
- Intensità, durata e frequenza: un solo evento dall’impatto devastante, come aver vissuto l’attacco alle torri gemelle di New York, può avere pari conseguenze a quelle causate dall’abuso sui minori poiché entrambi gli eventi superano le risorse di sopravvivenza dell’individuo.
- Contesto di vita al momento dell’evento: l’assenza di sostegno da parte della famiglia e degli amici ha un impatto drammatico ed aggrava le conseguenze di qualunque evento traumatico.
- Caratteristiche fisiche individuali: molte ricerche dimostrano che caratteristiche costituzionali come forza, velocità e forma fisica, nonché il livello di sviluppo psicologico, influiscono sulla capacità di recupero in caso di eventi stressanti.
- Capacità apprese: le capacità apprese crescono con il crescere dell’età delle persone per essere praticamente nulle se pensiamo ai neonati. Inferiore è l’età della persona che subisce l’evento traumatico inferiori sono le risorse per fronteggiarlo.
- Senso individuale della propria capacità di affrontare il pericolo: attitudini psicologiche, esperienza, piani d’azione innati ed istintivi concorrono nell’influenzare il senso di sé sperimentato.
