Davvero tu credi?
Ma davvero, davvero?
Davvero un caso ti credi?
Un lancio distratto di dadi?
Davvero non fa differenza essere albero o essere cielo?
Essere vento o essere piuma?
Essere terra o essere oceano?
Essere squame o essere pelo?
Essere me o essere te?
Ma davvero tu credi costellazioni di cellule
-miliardi e miliardi di cellule- un caso?
Uno schizzo scappato ad un polso confuso?
Tu! Saltato fuori come uno starnuto
azzoppato.
Così piccolo è il cuore?
Così povero lo sguardo?
Davvero tu credi e non ti muovi?
Davvero non strappi veli?
Davvero non scavi, non scortichi,
non rimuovi zolle fino al midollo,
fino alla Verità di te?
Non so.
Ma a me fa meraviglia tanta intelligenza.
Così grande orchestrazione.
Così perfetta,
che ogni cosa muove nell’ora sua stabilita.
Per me, per tutti.
Un ascolto disumano.
E noi che abbiam dimenticato.
E noi che abbiam dimenticato
tutto ciò che non vediamo.
Ma davvero tu credi?
Isabella Lipperi